Un’avventura di 12 giorni con gli indigeni dell’Amazzonia: gli scatti di un fotografo che svelano una realtà nascosta

L’umanità nel ventunesimo secolo e la scelta di vivere in armonia con la natura

Il progresso tecnologico dell’umanità è diventato straordinario. A partire dalla rivoluzione industriale del XVIII secolo fino agli attuali progressi scientifici, la nostra comprensione dell’universo è cresciuta in un modo che solo fino a poco tempo fa era impensabile.

Ma non tutto è così positivo come sembra. L’inesorabile passo del consumismo ha portato alla distruzione delle nostre risorse e ha inflitto danni irreparabili alla natura. Forse per questo motivo, ci affascina scoprire che esistono ancora persone in varie parti remote del mondo che, pur essendo a conoscenza del mondo moderno e del suo sviluppo tecnologico, hanno scelto di vivere in armonia con la natura, conducendo una vita indubbiamente più austera, ma forse anche più appagante.

Una spedizione fotografica tra la tribù Huaorani

L’acclamato fotografo britannico Pete Oxford ha condotto una spedizione di 12 giorni nella foresta amazzonica più interna dell’Ecuador, dove ha avuto l’opportunità di incontrare la tribù Huaorani. Questa tribù Amerinda vive principalmente nell’area del Curaray, vicino al Rio Napo, e conta circa 2500 membri che parlano lo waorani, una lingua isolata.

La vita quotidiana nella tribù

I membri della tribù Huaorani hanno chiare divisioni di ruoli in base al sesso. Le donne si occupano delle faccende domestiche, della raccolta di frutti e dell’educazione dei figli, mentre gli uomini vanno a caccia per procurare cibo.

La loro dieta è principalmente a base di frutta e carne di scimmia, il che spiega perché passano molto tempo sugli alberi, tanto che i piedi di alcuni di loro si sono adattati per facilitare l’arrampicata e l’aderenza.

Gli Huaorani utilizzano lunghe cerbottane e lance di legno per cacciare le loro prede, che includono non solo scimmie, ma anche tucani, pecari e maiali selvatici. Inoltre, catturano pappagalli per tenerli come animali da compagnia.

Sebbene la tribù viva in una zona isolata, ha contatti con il mondo moderno. Questi contatti avvengono principalmente per vendere artigianato ai turisti e per acquistare alcune forniture essenziali.

L’esperienza del fotografo

Pete Oxford ha espresso la sua preoccupazione per la grande riduzione del numero di culture indigene e dell’esperienza che sono riuscite ad accumulare nel corso del tempo. Ha anche sottolineato la crescente omogeneità tra le persone, un fattore che lo preoccupa molto. Nonostante fosse un estraneo agli occhi della tribù, Pete è stato accolto calorosamente e la tribù non ha esitato a condividere con lui tutto ciò che avevano.

L’importanza delle fotografie

Le fotografie catturate da Pete Oxford durante la sua spedizione non sono preziose solo per la loro bellezza estetica, ma anche perché offrono una fonte di conoscenza di un modo di vedere la vita a cui potremmo non essere abituati, ma che è altrettanto valido. Ci forniscono uno spaccato di una cultura unica e preziosa, che ci ricorda l’importanza della diversità delle tradizioni nel mondo.

Rispetto per le tribù indigene

L’augurio è che la tribù Huaorani e le altre tribù che hanno scelto di vivere in completa sintonia con la natura siano rispettate. Queste comunità custodiscono un patrimonio di conoscenza e tradizioni che rappresentano una parte fondamentale del mosaico culturale del nostro mondo. È fondamentale che queste tribù possano continuare a vivere secondo le loro scelte e le loro tradizioni, in armonia con la natura che le circonda.

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