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Perché il cervello si paralizza durante il sonno rem: il meccanismo di sicurezza che blocca i movimenti onirici

Il fenomeno dell’atonia muscolare: un meccanismo affascinante e vitale

Ogni notte, mentre sogniamo, il nostro corpo subisce un fenomeno straordinario: una quasi totale paralisi dei muscoli volontari. Non si tratta di un malfunzionamento, ma di un sofisticato meccanismo di sicurezza evolutivo che ci protegge dalle nostre stesse azioni.

Cosa succede durante il sonno REM?

Il sonno REM (Rapid Eye Movement) occupa circa il 20-25% del nostro ciclo di sonno. Durante questa fase viviamo sogni intensi e realistici, caratterizzata da rapidi movimenti oculari e da un’attività cerebrale simile a quella della veglia. Il cervello si attiva quasi quanto quando siamo svegli, elaborando informazioni, emozioni e creando scenari onirici complessi.

Tuttavia, mentre la mente lavora a pieno regime, il corpo entra in uno stato di atonia muscolare quasi totale.

L’atonia muscolare: quando il cervello disconnette il corpo

Durante il sonno REM, particolari nuclei nel tronco encefalico – in particolare nel ponte e nel bulbo – inviano segnali che bloccano i motoneuroni del midollo spinale, impedendo la contrazione dei muscoli volontari. Questo processo avviene grazie al rilascio di neurotrasmettitori inibitori come la glicina e il GABA (acido gamma-amminobutirrico).

Il risultato è una paralisi temporanea che interessa quasi tutti i muscoli scheletrici, ad eccezione di:

  • Muscoli oculari (da cui i rapidi movimenti durante questa fase)
  • Muscoli respiratori (che permettono di continuare a respirare)
  • Piccoli muscoli dell’orecchio medio

Un sistema di sicurezza evolutivo: perché ci paralizziamo mentre sogniamo?

Immagina se il tuo corpo potesse muoversi liberamente mentre sogni di correre, combattere o volare: metteresti in atto fisicamente i tuoi sogni, con conseguenze pericolose. L’atonia muscolare è un ingegnoso sistema di sicurezza che ci consente di vivere avventure oniriche senza rischio di ferirci, disattivando temporaneamente il sistema motorio e lasciando operativi solo gli aspetti cognitivi ed emotivi.

Questo meccanismo è presente in tutti i mammiferi che attraversano il sonno REM e si è evoluto milioni di anni fa come un adattamento fondamentale per la sopravvivenza.

Quando il sistema di protezione fallisce: il disturbo comportamentale del sonno REM

Nel disturbo comportamentale del sonno REM (RBD), l’atonia muscolare viene parzialmente o completamente meno efficace, e chi ne soffre agisce fisicamente i propri sogni. Le persone possono saltare dal letto, colpire, calciare o persino cadere da una finestra, tutto mentre sono profondamente addormentate.

Questa condizione non è solo pericolosa, ma rappresenta anche un importante segnale d’allarme: circa l’80-90% dei soggetti con RBD sviluppa in seguito malattie neurodegenerative, come il Morbo di Parkinson, rendendo questo disturbo un prezioso indicatore precoce.

La paralisi del sonno: quando l’atonia persiste

Talvolta, l’atonia muscolare del sonno REM persiste brevemente durante il risveglio, dando origine alla cosiddetta paralisi del sonno. In questi momenti la persona è cosciente, ma temporaneamente incapace di muoversi o parlare.

Questo fenomeno, che colpisce fino al 40% della popolazione almeno una volta nella vita, è spesso accompagnato da allucinazioni vivide e dalla sensazione di una presenza minacciosa. Tali episodi hanno ispirato numerosi miti e leggende, dalla “vecchia strega” italiana al “kanashibari” giapponese.

Curiosità neurobiologiche: un delicato equilibrio chimico

Questo sistema di sicurezza si basa su un equilibrio sottile tra diversi neurotrasmettitori. Durante il sonno REM:

  • La noradrenalina e la serotonina, che normalmente mantengono il tono muscolare, vengono soppresse;
  • L’acetilcolina, che stimola l’attività cerebrale, aumenta;
  • Il GABA e la glicina inibiscono attivamente i motoneuroni spinali.

Questo complesso balletto chimico è uno degli esempi più affascinanti di regolazione neurale nel nostro organismo.

La finestra sul mondo onirico

Lo studio dell’atonia muscolare ha offerto agli scienziati una finestra unica sul mondo dei sogni. Monitorando l’attività cerebrale e valutando l’atonia muscolare, i ricercatori possono determinare con precisione quando una persona sta sognando, aprendo nuove strade per comprendere la coscienza umana.

Recenti ricerche mirano a sfruttare queste conoscenze per sviluppare interfacce cervello-computer che, in futuro, potrebbero registrare o influenzare i sogni, con potenziali applicazioni terapeutiche per disturbi come il PTSD e gli incubi ricorrenti.

Un capolavoro dell’evoluzione

La prossima volta che ti addormenterai, pensa a questo straordinario meccanismo che si attiva nel tuo cervello: un sistema di sicurezza sofisticato che ti permette di volare, correre o combattere nei sogni, proteggendoti mentre riposi.

Questa temporanea disconnessione tra mente e corpo è uno degli esempi più eleganti di come l’evoluzione abbia risolto problemi complessi, consentendoci di elaborare esperienze e consolidare memorie durante il sonno senza mettere in pericolo la nostra incolumità.

Nel silenzio della notte, mentre il tuo corpo riposa e la mente esplora mondi onirici, un intricato sistema neurobiologico veglia su di te: un vero capolavoro evolutivo che merita tutta la nostra ammirazione.

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