Il fenomeno che illumina lo sguardo felino nelle tenebre
Hai mai notato quei bagliori verdi o dorati che appaiono negli occhi del tuo gatto quando li vedi al buio? Non si tratta di magia o di un potere speciale, ma di una particolare caratteristica evolutiva che rende i gatti abili predatori notturni.
Dietro questo affascinante fenomeno si nasconde una struttura anatomica chiamata tapetum lucidum, un vero miracolo dell’evoluzione che permette ai felini di vedere anche nell’oscurità più fitta.
Il tapetum lucidum: lo specchio biologico che amplifica la luce
Il tapetum lucidum si trova nella parte posteriore dell’occhio, subito dietro la retina. È uno strato di tessuto riflettente formato da cellule che contengono piccoli cristalli in grado di restituire la luce non assorbita dai fotorecettori, offrendo loro una seconda opportunità per catturare i fotoni.
Grazie a questo ingegnoso meccanismo, i gatti riescono a sfruttare fino al 50% in più della luce disponibile rispetto agli esseri umani, come se la natura li avesse dotati di un amplificatore di luce.
La scienza dietro lo sguardo luminoso
Quando una luce anche debole, come quella di una torcia o dei fari di un’auto, colpisce gli occhi del gatto nel buio, i raggi attraversano la retina, rimbalzano sul tapetum lucidum e vengono riflessi, generando quel tipico bagliore. Questo effetto, noto come eyeshine, è simile al principio che si usa nei catarifrangenti delle biciclette e negli abiti ad alta visibilità.
La colorazione del riflesso – che può essere verde, giallo, arancione o blu – dipende da vari fattori:
- L’età del gatto (i gattini tendono ad avere riflessi più bluastri)
- Il colore dell’iride
- La densità dei cristalli nel tapetum
- L’angolazione della luce
Un sistema visivo evoluto per la caccia notturna
Oltre al tapetum lucidum, i gatti vantano altre importanti caratteristiche visive:
- Pupille verticali dilatabili: possono espandersi notevolmente per far entrare più luce.
- Alta densità di bastoncelli: fotorecettori particolarmente sensibili alla luce debole.
- Campo visivo più ampio: circa 200° rispetto ai 180° dell’occhio umano.
Questi adattamenti permettono ai gatti di vedere con appena 1/6 della luce necessaria all’occhio umano, consentendo loro di muoversi agilmente anche in condizioni di oscurità quasi totale.
Un prezzo da pagare per la visione notturna
Ma questa abilità ha un prezzo: la visione diurna dei gatti è meno nitida. Il tapetum lucidum causa una lieve sfocatura dell’immagine, come se si guardasse attraverso un vetro leggermente sporco, e riduce l’acuità visiva. Inoltre, i gatti hanno meno coni, i fotorecettori dedicati alla percezione dei colori, rendendo la loro visione cromatica meno sofisticata.
Non sono gli unici animali dotati di questo interessante adattamento: cani, bovini, cervi e molte altre specie notturne o crepuscolari possiedono varianti del tapetum lucidum. Curiosamente, primati e suini – proprio come gli esseri umani – non lo hanno.
La prossima volta che vedrai gli occhi luminosi del tuo gatto nel buio, ricorda di osservare una delle più sorprendenti soluzioni evolutive: un sistema ottico che, dopo milioni di anni, continua a ispirare le moderne tecnologie per la visione notturna.