Greenpeace Italia consegna 75.000 firme per vietare il glifosato
Una maxi cartolina simbolica al Ministero della Salute
In una mossa senza precedenti, Greenpeace Italia ha consegnato una “maxi cartolina” al Ministero della Salute. Questa cartolina non era una semplice corrispondenza, ma un potente messaggio di protesta firmato da oltre 75.000 cittadini italiani. Il loro obiettivo? Chiedere al governo italiano di opporsi al rinnovo dell’autorizzazione europea del glifosato, un erbicida controverso che molti ritengono non dovremmo utilizzare.
Perché ora? Il contesto dell’azione
La tempistica di questa azione non è casuale. Recentemente, la Commissione europea ha proposto un’estensione di 10 anni all’uso del glifosato, basandosi sulle conclusioni dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che lo considera sicuro.
Il glifosato: un erbicida controverso
Attualmente, l’uso del glifosato è autorizzato nell’Unione Europea fino al 15 dicembre 2023. Tuttavia, nel 2015, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. Questa classificazione ha alimentato un dibattito acceso sulla sicurezza del glifosato e sulla sua continua autorizzazione nell’UE.
La richiesta dei cittadini italiani
Gli oltre 75.000 cittadini che hanno firmato la petizione di Greenpeace Italia chiedono al governo italiano di ripensare la sua posizione sul glifosato. Sperano che il loro paese si opponga al rinnovo dell’autorizzazione europea di questo erbicida controverso, che potrebbe avere gravi implicazioni per la salute umana e l’ambiente.
La risposta del governo
Al momento, non è chiaro come il Ministero della Salute risponderà a questa richiesta. Tuttavia, è evidente che l’attenzione pubblica sul glifosato è elevata e che molti cittadini sono preoccupati per i potenziali rischi per la salute associati al suo uso.
Conclusione
Il glifosato rimane un argomento di grande dibattito in Europa e nel mondo. Mentre alcuni sostengono che è un prodotto sicuro e necessario per l’agricoltura moderna, altri insistono sul fatto che i potenziali rischi per la salute e l’ambiente superano qualsiasi beneficio. Con la consegna di questa “maxi cartolina” al Ministero della Salute, Greenpeace Italia e gli oltre 75.000 cittadini che hanno firmato la petizione hanno dimostrato che la questione è lontana dall’essere risolta.